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Scoprire lo Chardonnay: dalle origini alla degustazione

un grappolo di chardonnay

Chardonnay è un nome che sicuramente ha una certa fama, conosciuto in tutto il mondo. Originario della Borgogna, in Francia, oggi viene prodotto in molte parti del mondo, compresi gli Stati Uniti, l’Italia e l’Australia.

 


 

Usato per la produzione di molte tipologie di vini, la sua storia è particolarmente antica e a renderlo così diffuso e famoso è stata principalmente la sua grande resistenza e adattabilità a molte tipologie diverse di terreno.

 

Il vino Chardonnay ha poi ottenuto grandi consensi grazie alle sue caratteristiche che lo rendono un vino molto versatile, che può essere abbinato ad una vasta gamma di piatti (come l’etichetta storica delle cantine Ferrari, vino Chardonnay).

 

In questo articolo, affronteremo un viaggio nel mondo dello Chardonnay, dalle sue caratteristiche, la sua storia e il modo ideale per degustarlo, così da poter apprezzare completamente le sue eccellenti qualità.

 

Vino o vitigno: cos’è lo Chardonnay?

Siamo abituati ad associare allo Chardonnay l’immagine di una bottiglia, ma in realtà questo è il nome del vitigno, ovvero la tipologia di vite coltivata e utilizzata nella produzione. Gran parte delle caratteristiche del vino che se ne ricava derivano dal vitigno, mentre un’altra parte è dovuta alle peculiarità del territorio.

 

La fama dello Chardonnay è dovuta al suo utilizzo in una vastissima gamma di vini bianchi, insieme ad altre tipologie di vitigni: a volte può essere quello predominante, a volte può essere aggiunto in piccole parti solo per dare un po’ di caratterizzazione al vino.

 

Nonostante questa ampia gamma di utilizzi, i vini Chardonnay hanno in comune una nota di frutta fresca e un caratteristico aroma di vaniglia e burro, conferitogli dall’invecchiamento che avviene principalmente in botte.

 

La particolarità di questo vitigno è quella di sapersi adattare perfettamente a diverse condizioni di clima, terreno e viticoltura. Per questo, ogni regione ha la sua interpretazione del vino che ne verrà ricavato e della tipologia di coltivazione.

 

Il trattamento del terreno, le caratteristiche tipiche del territorio e le tecniche utilizzate dal viticoltore saranno ciò che darà ai diversi Chardonnay delle peculiarità anche molto differenti tra loro.

 

Per questo, nella produzione di questo vino, i produttori pongono particolare attenzione ai dettagli e cercano di esprimere al meglio le caratteristiche del proprio territorio.

 

Le origini del vino più famoso al mondo

La storia dello Chardonnay ha origine in Borgogna, una regione francese famosa per la produzione di alcuni dei vini bianchi più pregiati. Qui, intorno al VII secolo, i monaci benedettini hanno iniziato a coltivare questo prezioso vitigno, utilizzando le tecniche di coltivazione che avevano imparato in epoca romana.

 

Al tempo, il vino non era ancora conosciuto come Chardonnay ma veniva chiamato “blanc de blancs”, ovvero il bianco dei bianchi, poiché veniva realizzato esclusivamente con uve a bacca bianca.

 

Per tanti anni lo Chardonnay è rimasto un vino locale e solo in epoca moderna, dal XIX secolo, è diventato uno dei più apprezzati al mondo. Dopo la Rivoluzione francese e l’espansione della viticoltura in Europa, molte di queste viti sono state portate in America, dove è iniziata una nuova fase di sviluppo, diffondendosi molto soprattutto in California.

 

Oggi, lo Chardonnay è prodotto in tutto il mondo, dal Nord America all’Australia, per non parlare dell’Europa, dove continua ad essere una delle varietà di vino bianco più importanti.

 

Abbinamenti e degustazioni: come esaltare il sapore di questo vino

Lo Chardonnay può dare origine a moltissime tipologie di vini diversi, tra cui soprattutto bianchi dal sapore morbido e rotondo, con sentori di frutta fresca come mela, pera e ananas. Questo lo rende un ottimo abbinamento per diverse tipologie di cibi.

 

Si adatta, perciò, ai piatti di pesce, come crostacei, frutti di mare e ostriche, cozze e aragoste. In particolare, come si può intuire, sono ottimi gli abbinamenti con tutti i piatti dal sapore un po’ più delicato, come vellutate e insalate.

 

Non solo pesce, ma lo Chardonnay sa sposarsi perfettamente anche con la carne bianca, come il pollo, il tacchino, o il filetto di maiale. E, trattandosi di un vino dal sapore delicato, sono perfette anche le verdure, soprattutto se cotte al forno o saltate in padella.

 

Per quanto riguarda i formaggi, anche in questo caso le scelte ideali sono quelli a pasta molle, come il brie, il camembert e il taleggio. Infine, lo Chardonnay si dimostra essere un perfetto vino da dessert che si abbina benissimo soprattutto con i dolci a base di frutta.

 

Conclusioni

Lo Chardonnay è uno dei vitigni bianchi più conosciuti e diffusi al mondo, utilizzato principalmente per la produzione di vini fermi o brut. Originario della Borgogna, la sua storia risale al VII secolo, coltivato prima tra tutti dai monaci benedettini.

 

Oggi, viene prodotto in tutto il mondo ed è diventato famoso grazie alla sua grande resistenza e adattabilità, che lo rendono perciò un vino molto versatile e adatto a una vasta gamma di piatti.

 

 

 

 


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